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Visualizzazione dei post da aprile, 2025

RUBRICHE: ALL'OMBRA DI SGT. PEPPER (Ovvero band salvate dall'oblio che non sono mai riuscite ad emergere) -------- FEVER TREE: "FIRST - ANOTHER TIME ANOTHER PLACE e altre storie" / di Roberto Magni, con integrazioni di Pasquale Boffoli

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Originari di Houston,Texas i FEVER TREE non beneficiano nelle cronache rock della stessa fama e rinomanza di band loro contemporanee della scena psichedelica e rock texana anni '60 e '70 come - prima di tutte - 13th Floor Elevators, The Moving Sidewalks e ZZ Top . Si formarono nel 1966 come Bostwick Vines, gruppo di orientamento folk. Cambio di nome e genere con " First" , lavoro di debutto in studio come band rock psichedelica: uscì il 28 marzo 1968 su Uni Records e fece registrare l'arrivo in formazione del tastierista Rob Landes. L'album mescolava molteplici influenze, dalla psichedelia al pop barocco, al folk rock, ed era caratterizzato da ballate inquietanti e numeri hard rock. Gran parte del materiale del gruppo fu scritto dal duo di cantautori marito e moglie Scott e Vivian Holtzman (anche produttori della band) e unito a interpretazioni di canzoni rock allora contemporanee: il r&b Ninety-Nine And One Half (S. Cropper, W. Pickett), qui taglient...

RECENSIONI - JIM GHEDI: “Wasteland” (2025, Basin Rock records) di Luca Sponzilli

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  Il quarto album da studio per Jim Ghedi , songwriter di Sheffield, è fra le nuove produzioni le cui sonorità hanno ben poco di moderno ma rassomigliano allo stile underground di derivazione freak dei tardi ‘60s. " Wasteland" è una rivisitazione del folk britannico di quegli anni e con lo stesso stile cantautorale introspettivo. Rispetto ai precedenti lavori, il musicista desidera cercare strade più difficoltose per mettere in risalto il suo indubbio talento. In particolare il decalogo di brani presenta una miscela di temi visionari à la Incredible String Band, come in What Will Become Of England, o free form, come in Sheaf & Feld titolo dalle avvolgenti tensioni, ballate country (la title track), deja-vu di luoghi familiari e vissuti (il nord dell’Inghilterra) ed atmosfere mesmeriche (Hester o la più tradizionalista Wishing Tree), con un passaggio che poco centra con il resto delle altre canzoni -ricordate i The Men They Couldn’t Hang,  vale a dire New Tondale/Blue Jo...

RECENSIONE - IGGY POP: "Montreux Jazz Festival" (CD/Blue Ray, Earmusic, 2025) / di Mario Clerici

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Iggy Pop è tornato con un album dal vivo: il 24 gennaio 2025 è uscito infatti questo disco registrato il 6 luglio 2023 allo Stravinski Auditorium di Montreux, nel formato cd/blue ray digipack (è disponibile anche la versione in doppio vinile). L’Iguana si è presentato al Jazz Festival con un’ottima band di sette elementi:  Leron Thomas alla tromba e ai cori, Corey King trombone e cori, Sarah Lipstate alla chitarra e soundscapes, Greg Fauque alla chitarra, Florian Pellissier alle tastiere, Kenny Ruby al basso e Thibaut Brandalise alla batteria.  La stessa band che ho avuto la fortuna di vedere nell’agosto 2022 nel cortile di Palazzo Te a Mantova, una performance memorabile.  Il concerto è basato per la gran parte sul repertorio degli Stooges, ma ha pescato anche dal repertorio solista, con scelte non banali. Troviamo infatti due brani dal solitamente poco considerato album " New Values " (Five Foot One e la lenta Endless Sea), un brano da " The Idiot " (Mass Product...

RECENSIONI - LA NINA (LaNiña): ”Furèsta” (2025, BMG) di Luca Sponzilli

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  "Furèsta " è il secondo album da studio di Carola Moccia o meglio di La Niña , artista partenopea le cui sonorità prendono da più stili ma portano in un’unica direzione, Napoli. La cantante-strumentista vanta diverse collaborazioni ad arricchire il suo curriculum autografo - e non - ed opinione condivisa da più parti, è fra le proposte più interessanti - ed originali - dal panorama Italia. Il disco, confezionato in cd o nel formato vinile trasparente con copertina apribile corredata dalle significative liriche, contiene dieci momenti - undici nell’LP - ben congegnati in una setlist il cui ordine immagino sia stato scelto dalla compositrice stessa. Un’attenzione nel voler raccontare ogni singolo momento, utilizzando il suo linguaggio, quasi maniacale a livello di scrittura ed arrangiamenti, condivisi con il produttore Alfredo Maddaluno, tant’è che la tradizione è interpretata in maniera rivoluzionaria; a farla breve c’è una notevole contemporaneità nei ruoli. Dalle radi...

LIVE - STEVE WYNN + Rodrigo D'Erasmo ed Enrico Gabrielli: "A NIGHT OF SONGS AND STORIES": Blah Blah, Torino, 3 Aprile 2025 / di Pasquale Boffoli

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  Steve Wynn è stato in tour in Italia nelle prime due settimane di Aprile 2025 per presentare il suo ultimo disco " Make It Right ”, uscito a fine agosto 2024 via Fire Records e il suo libro " I Wouldn't Say It If It Wasn't True: A Memoir Of Life, Music, And The Dream Syndicate", tradotto in italiano da Gianluca Testani e pubblicato da Jimenez Editore il 31 Gennaio 2025 con il titolo " Non lo direi se non fosse vero. Memorie di musica, vita e Dream Syndicate" . Per l'occasione Steve Wynn si è esibito in trio con due eccellenti musicisti italiani, Enrico Gabrielli (sax, clarinetto basso, harmonica, flauto, tastiere) e Rodrigo D'Erasmo (violino, soundscapes), due ben noti abilissimi pluristrumentisti dell'indie italiano alternativo. Queste le tappe del tour italiano musicale-letterario di Aprile di Steve Wynn: 2 - Teatro Dell’Attrito, Imperia 3 - Blah Blah, Torino 4 - Arci Bellezza, Milano 5 - Teatro Dei Bottoni, Pesaro 6 - Sala Estense,...

RECENSIONI - THE HORRORS: "Night Life" (2025, Fiction Records) / Bentornati nell'oscurità - di Vanni Sardiello

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  A volte basta un battito. Una manciata di secondi. E capisci.  Quando Ariel apre il nuovo album dei   britannici  The Horrors , " Night Life ", la sensazione è inequivocabile: sono tornati. Non importa che siano passati otto anni dall’ultimo disco in studio ("V", 2017). Non importa che la formazione sia cambiata. L’identità sonora della band di Southend-on-Sea (Essex), quel misto di malinconia, furia ed eleganza decadente pulsa ancora forte, viva, inconfondibile. Con Faris Badwan e Rhys Webb a tenere saldamente il timone, e i nuovi arrivati Amelia Kidd e Jordan Cook a rinfrescare la miscela, Night Life si presenta come una lunga immersione nell'ombra. Ma non un'ombra statica: è un buio che si muove, respira, ti avvolge e ti sfida. La produzione affidata a Yves Rothman (uno che sa come stratificare suoni fino a farli vibrare sottopelle), ha trasformato queste tracce in paesaggi sonori densi e cinematici. Synth scuri, drum machine processate, linee di ba...

RECENSIONI - SAD LOVERS & GIANTS: "Singles Collection 1981-1983" (2025, Lantern records/Cherry Red Records) di Luca Sponzilli

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Considerati fra le prime formazioni ‘neo-romantiche’ della cosiddetta dark-wave, i Sad Lovers & Giants, da Watford e tutt’ora in attività, registravano tra il 1981 ed il 1983 due LP, "Epic Garden Music" e "Feeding the Flame", più quattro singoletti nel formato 45 giri, Colourless Dream, Clè, Lost In A Moment, Man Of Straw, influenzati dai Joy Division, dai Cure, dagli Wire ma anche dai King Crimson o dalla psichedelica visionaria à la Syd Barrett, lavori ben accolti dagli ascoltatori - di nicchia - attenti ad un certo tipo di sonorità. La raccolta " Singles Collection 1981 - 1983", pubblicata in occasione del record store day UK dalla Cherry Red Records, proprietaria dell’intero catalogo Midnight (la label per cui incidevano ai tempi), e confezionata nella sola edizione 33 giri in vinile trasparente, rassomiglia come operazione commerciale alla loro antologia "In the Breeze" - che preferisco - uscita nel 1984. La setlist contiene tutte le di...

LIVE : Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp + Nana Bang! (Brescia, 23 Marzo 2025) di Mario Clerici

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  Da tempo volevo vedere live l’ensemble svizzero Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp , sono passati da Brescia e stavolta non mi sono lasciato sfuggire l’occasione. Ho pure convinto mia moglie a venire con me, passandole il loro ultimo album “ Ventre Unique” da ascoltare in macchina. Lei mi ha seguito inizialmente riluttante, “ sono molto strani, mi piacciono solo un paio di pezzi ” mi aveva detto, ma poi ha apprezzato molto il risultato finale. Il luogo del concerto è stato il Teatro Renato Borsoni, una nuovissima costruzione alle porte del centro città, con ben due sale al suo interno ed ampio parcheggio gratuito, che non guasta affatto. La sala era quasi completamente gremita (circa 350/400 persone), presente quasi tutta l’intellighenzia alternativa bresciana ma non solo, oltre ad un certo numero di curiosi, invogliati anche dal basso prezzo del biglietto (15 €). L’età media del pubblico era pericolosamente intorno ai 50 anni e forse più, con qualche sparuto giovane qua e l...