FROM THE PAST - RISTAMPE: THE GRATEFUL DEAD/ PINK FLOYD / THE PENTANGLE/ SIMPLE MINDS / SISTERS OF MERCY / di Luca Sponzilli

 

The Grateful Dead: "Blues For Allah", 50th Anniversary Deluxe Edition (Rhino records, 12 Settembre 2025 Remastered, 3CD)

Rientrato Mickey Hart in formazione, i Grateful Dead nel 1975 pubblicavano "Blues For Allah", il titolo era un omaggio al re saudita Fay’Al Sa’ud assassinato lo stesso anno e pare gran fan dei nostri: album i cui contenuti musicali rassomigliavano al rock acido di "Anthem Of the Sun" ed "Aoxomoxoa", in buona sostanza alle loro produzioni dei sixties, ben organizzato, con vaghi oneri jazz come in Help On the Way, o progressive, come in King Solomon’s Marbles, e perfino reggae (Crazy Fingers). Esattamente a cinquant’anni dalla sua prima uscita, la Rhino Records provvede alla ristampa dell’album impreziosita da due soddisfacenti bonus disc dal vivo strutturati in una performance al Great American Music Hall del 12 agosto 1975, una seconda al Kezar Stadium del 23 marzo 1975, entrambe a San Francisco, ed una terza al Tower Theatre di Philadelphia condivisa tra il 21 ed il 22 giugno 1976. 

The Music Never Stopped  https://youtu.be/8XRHZcvP9kI?si=bZnpwhf0O_psBJrT


Pink Floyd: "Relics" (Pink Floyd/Sony, 26 Settembre 2025, Remastered)

Prima raccolta pubblicata da Pink Floyd, nel 1971, dopo l’ottimo "Atom Earth Mother" e prima di "Meddle", album di mezzo alla loro carriera. "Relics" salutava in maniera definitiva i sixties, anni straordinari per la band inglese in creatività ed ispirazione, e celebrava in ugual modo la formazione al tempo in circolazione (con Mason, Waters, Wright e Gilmour) e la prima incarnazione con Syd Barrett. La nuova ristampa, rimasterizzata dai nastri originali, ripropone l’artwork originario, un disegno firmato da Nick Mason raffigurante una strana macchina composta da differenti strumenti musicali recante il testo ‘A Bizarre Collection Of Antiques & Curious’, e stessa ‘disordinata’ scaletta, poiché non seguiva la filologia dei brani. Tra questi, estratti da "The Piper At the Gates Of Down", da "A Saucerful Of Secrets"  e "More," i singoli Arnold Layne e See the Emily Play, qualche facciata B (Careful With That Axe) e l’allora inedita Biding My Time del 1969.

Biding My Time  https://youtu.be/UE_kwD9CMnQ?si=ghSQD-yqjzzRepAO


The Pentangle, "Solomon’s Seal" (Deluxe Edition) Cherry Red, 10 Ottobre 2025 Remastered, 2CD)

Pubblicato nel 1972, "Solomon’s Seal" è stato l’ultimo album da studio dei Pentangle registrato con la formazione originaria composta da Jacqui McShee (voce), Bert Jansch (chitarra acustica, banjo, dulcimer, voce), John Renbourn (chitarre, sitar, flauto dolce, armonica, voce), Danny Thompson (contrabasso) e Terry Cox (batteria). I cinque erano fra i nomi più accreditati, assieme ai Fairport Convention e agli Steely Span, della scena folk britannica, ma il disco fu accolto freddamente poiché ritenuto derivativo...erano gli anni del progressive e del free-rock. In realtà Solomon’s Seal coglie gli aspetti più puri e spontanei del genere, uno splendido folk-rock acido al punto giusto, nostalgico e romantico. Ritrovati i nastri originali e dopo un attento lavoro di recupero e remastering da parte di Colin Harper, biografo di Jansch, il disco è stato ristampato dalla Cherry Red nel formato deluxe in doppio cd ed arricchito di bonus tracks, alcune bbc sessions ed un concerto tenutosi nel novembre dello stesso anno alla Civic Hall di Guildford.

Sally Free and Easy  https://youtu.be/mNdQb9lNYGI?si=pxpr99Lg_eYBQvLr


Simple Minds: "Once Upon A Time", 40th Anniversary Edition (Universal, 17 Ottobre 2025 Remastered, 5CD Box Set)

Cambiando coordinate musicali, "Once Upon A Time" affermava stabilmente, dopo il fortunoso 45 giri Don’t You, i cinque alfieri Simple Minds della cosiddetta new wave, alle vaste platee e più in generale, al successo commerciale. Il disco conteneva diverse hit, fra cui Alive and Kicking e Sanctify Yourself, All the Things She Said e Ghost Dancing, tutte stampate come singoli, ma anche altrettante ottime canzoni quali Oh Jungleland o I Wish You Were Here su tutte più la title-track e Come A Long Way a completare il programma. L’edizione commercializzata per i quarant’anni si compone di cinque cd il cui programma è arricchito dalle consuete b-side, extended version, rarities e dal "Live In the City Of Light", primo doppio LP dal vivo pubblicato dalla band nel 1987.

Ghost Dancing   https://youtu.be/daRtv_JveZg?si=ZQvyWpa44L8jnaFl


Sisters Of Mercy, "First and Last and Always" 40th Anniversary Edition (WEA, 4 Luglio 2025, 4LP Box Set)

Infine una ‘ennesima’ riedizione (ho perso il conto delle stesse), di "First and Last and Always", primo album, ed ultimo con la formazione originaria, dei Sisters Of Mercy, pubblicato nel 1985 e fra le migliori interpretazioni del genere ‘dark’. Strutturato in quattro vinili ‘rosso marmoreo’, il box contiene la nota setlist - vi risparmio la tiritera recensiva  - ma ci tengo a ricordare che il carismatico frontman Andrew Eldricht è autore dei testi mentre i contenuti musicali sono un lavoro a due fra Wayne Hussey e Gary Marx (poi rispettivamente a formare i The Mission ed i Ghost Dance), più tre singoli nel formato 12 pollici: Body and Soul, Walk Away (entrambi del 1984) e No Time To Cry (postumo all’LP). Tutto apprezzabile, OK! per il programma, ma il cofanetto è una deprecabile operazione commerciale per collezionisti neofiti, il prezzo si aggira attorno ai 130 euro (o più) e le prime stampe si trovano a meno.

First and Last and Always  https://youtu.be/RdlNrYmNdQ4?si=b9ISbieURduSZkDZ



                                                                                               

Commenti

Post popolari in questo blog

FROM THE PAST - RISTAMPE: TELL TALE HEARTS, THE THINGS, GLI AVVOLTOI, THE MORLOCKS, THE SACRED MUSHROOMS / di Luca Sponzilli

RECENSIONI: MOON'S MALLOW: "Moon’s Mallow" (Autoproduzione, 2025) - 10 tracce e un’esplosione di cuore fuzz / di Leonardo Centola

RECENSIONI - VERONIKA VOSS: The Bomb Exploded Here” (EP, 2024, cooproduzione Nos records, Discordia records, Scum in trance) / di Leonardo Centola