RECENSIONI - THE BLACK KEYS: "No Rain, No Flowers" (Easy Eye Records, 2025) / di Nino Colaianni
Succede spesso che artisti che hanno lasciato un segno con i loro album d'esordio, compiano dei passi falsi nei successivi lavori, cedendo alle lusinghe del mercato o semplicemente per un calo di ispirazione. È quello che è successo ai Black Keys? Probabilmente non lo sapremo mai, e francamente poco importa, quel che conta è che con i recenti dischi i Black Keys - Daniel Auerbach (voce, chitarra, songwriter) e Patrick Carney (batteria) - hanno subìto una vera e propria debacle. Il tracollo è evidente anche con questo nuovo "No Rain, No Flowers" tredicesimo lavoro del duo statunitense, uscito per Easy Eye Records, ottima etichetta di Nashville. Il disco, composto da 11 tracce, è fiacco, spento, demotivante. Ad aprire l'album è la title-track, un motivetto che manco Justin Timberlake, segue The Night Before brano dal ritornello fastidioso come un teen dràma anni '90. L'inizio della successiva Baby Girl fa ben sperare, salvo poi scivolare nell'inciso in un falsetto a la Jackson Five. Qualche bagliore di rinsavimento nel soul blues di Down To Nothing ma come accade nei precedenti, qualcosa va storto nei ritornelli.
Ascolta "No Rain, No Flowers"
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