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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

RUBRICHE - ALL'OMBRA DI SGT. PEPPER (Ovvero band salvate dall'oblio che non sono mai riuscite ad emergere): THE ZOMBIES: "Odessey and Oracle" (1968, CBS) / di Roberto Magni, integrazioni di Pasquale Boffoli

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  " Odessey and Oracle " è il secondo importante album pubblicato nel 1968 dalla CBS del gruppo inglese THE ZOMBIES , guidati da ROD ARGENT (tastiere, voce, backing vocals, harmonica) e Chris White (bass guitar, backing vocals) compositori principali della band; la line-up originaria era completata da Colin Blunstone (voce solista, backing vocals), Paul Atkinson (chitarra) e Hugh Grundy (batteria). Metà del primo già validissimo album " Begin Here " (Decca/1964, contenente la celebre She's Not There e il singolo Tell Her No ) era formato da cover tra cui quelle di Roadrunner ( McDaniel), Summertime (G. e I.Gershwin), You've Really Got a Hold on Me (Robinson), I Got My Mojo Working (Muddy Waters), standard blues, r&b e ballads entrate nel repertorio di molti gruppi della British Invasion nella prima metà degli anni '60.  Odessey and Oracle contiene invece solo materiale originale composto da Rod Argent e Chris White. ll gruppo iniziò a lavor...

LIVE REPORT - NEW CHRISTS + Dick Complainers (16 Agosto 2025, Edone', Bergamo) / di Mario Clerici

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  E arrivo' finalmente il momento dei The New Christs a Bergamo.  Avevo visto i Radio Birdman un paio di volte, dopo la reunion, ma non ero mai riuscito a vedere i New Christs, che alla fine è sempre stato sin dagli anni '80 il progetto solista del cantante Rob Younger .  Quale miglior occasione vederli a Bergamo, in un concerto gratuito all'aperto, nella bellissima cornice del parco dell'Edone', lo stesso che ospita annualmente il Punk Rock Raduno .  Serata non troppo calda, si stava benissimo dopo le torride temperature dei giorni prima.  In apertura ci sono stati i Dick Complainers , giovane punk band di Como, bella energia.                   Dick Complainers  La formazione attuale dei New Christs è un po' una all star band del rock australiano anni '80, perché include membri degli Hoodoo Gurus, Barracudas, Celibate Rifles e Radio Birdman. C'è il  bassista e sodale da molti anni Jim Dickson (anche ne...

RECENSIONI - LIFEGUARD: "Ripped and Torn" (Matador Records, 2025) - "La gioventù brucia (e fa rumore) a Chicago" / di Vanni Sardiello

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Se qualcuno pensava che il post-punk fosse ormai diventato un museo di citazioni, i Lifeguard hanno appena staccato la spina all’allarme antincendio e buttato benzina sul pavimento. " Ripped and Torn ", uscito il 6 giugno 2025 per Matador Records , è il primo full-length ufficiale del trio di Chicago e suona come un atto di guerra giovanile: sporco, urgente, abrasivo… e sorprendentemente maturo.  Kai Slater (chitarra e voce), Asher Case (basso e voce, ex Horsegirl ) e Isaac Lowenstein (batteria e synth, anche lui con radici negli Horsegirl) non arrivano dal nulla: sono figli della scena DIY locale, quella ribattezzata “ Hallogallo”, popolata da ragazzi che hanno trasformato open mic e spazi all-ages in fucine di creatività. Non a caso, i loro concerti sono già leggenda: caotici, travolgenti, loud al punto giusto. Prodotto da Randy Randall (No Age ), l’album è ruvido, volutamente “sfocato”, come se fosse stato registrato in presa diretta con il sudore ancora fresco sui p...

SPECIALI - In memoria di Dave Cousins (1940 - 2025): "Cronistoria degli Strawbs del periodo d'oro" / di Marco Fanciulli

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Dave Cousins e gli Strawbs, il periodo d'oro: 1967 - 1974 In memoria della recente scomparsa il 14 Luglio 2025 a 85 anni di Dave Cousins ,  questa è una doverosa cronistoria del periodo più creativo della sua creatura musicale, gli Strawbs. Uno dei protagonisti della scena folk e folk-prog inglese ci ha lasciati, con lui se ne va un tassello importante dell’andata folk-rock che ha caratterizzato la scena britannica a cavallo fra gli anni sessanta e settanta. L’embrione degli Strawbs si chiama Strawberry Hill Boys, una formazione di giovani studenti universitari dedita al bluegrass, genere dell’America rurale che fonde country, jazz e gospel il cui demiurgo è stato Bill Monroe, e che era penetrato in terra d’Albione già nell'anteguerra tramite le radio statunitensi e poi è confluito nello skiffle degli anni cinquanta. L’infatuazione per il bluegrass dura poco. Già nel 1967 la formazione abbrevia la ragione sociale in Strawbs. La line-up originaria è un trio formato da Dave Cou...

RECENSIONI - THE BLACK KEYS: "No Rain, No Flowers" (Easy Eye Records, 2025) / di Nino Colaianni

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Succede spesso che artisti che hanno lasciato un segno con i loro album d'esordio, compiano dei passi falsi nei successivi lavori, cedendo alle lusinghe del mercato o semplicemente per un calo di ispirazione. È quello che è successo ai Black Keys ? Probabilmente non lo sapremo mai, e francamente poco importa, quel che conta è che con i recenti dischi i Black Keys - Daniel Auerbach (voce, chitarra, songwriter) e Patrick Carney (batteria) - hanno subìto una vera e propria debacle. Il tracollo è evidente anche con questo nuovo " No Rain, No Flowers " tredicesimo lavoro del duo statunitense, uscito per  Easy Eye Records, ottima etichetta di Nashville. Il disco, composto da 11 tracce, è fiacco, spento, demotivante. Ad aprire l'album è la title-track, un motivetto che manco Justin Timberlake, segue The Night Before brano dal ritornello fastidioso come un teen dràma anni '90. L'inizio della successiva Baby Girl fa ben sperare, salvo poi scivolare nell'inciso...

RECENSIONI - PAUL WELLER: "Find El Dorado" (2025, Parlophone) / di Mario Clerici

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Confesso di non essere un grande estimatore degli album di sole cover, che spesso sono fatti solo per ragioni contrattuali, o mancanza di ispirazione.  Non è il caso di Paul Weller , che con questo " Find El Dorado " torna ad incidere un cover album dopo " Studio 150 " del 2004, in cui si era cimentato su brani di Dylan, Neil Young, Bacharach, Gil Scott-Heron ed altri, con risultati a dire il vero non esaltanti.  Qui invece sceglie alcune canzoni non molto conosciute, che fanno parte del suo DNA musicale, creando un’atmosfera generale piuttosto rilassata e raggiungendo un miglior risultato finale. Si parte con Handouts In The Rain , scritto da Richie Havens , un brano folk acustico cantato da Weller con il cantautore irlandese Declan O’Rourke , in una versione che non colpisce particolarmente.  Molto meglio il secondo brano, Small Town Talk , scritto dall’americano Bobby Charles con Rick Danko nel 1972, un brano soul impreziosito da una bella sezione fiati nel f...