LIBRI (Saggi Musicali) - MARCO FANCIULLI: "IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA: Archeologia degli album più «outsider» della storia della musica" (277 Pagine, Edizioni Clandestine-Gruppo Santelli, 7 Marzo 2025) / di Pasquale Boffoli

 


Ho il piacere di conoscere e di rapportarmi con Marco Fanciulli da qualche anno, sin da quando era mio prezioso collaboratore nel webmagazine Frastuoni che dirigevo e su cui scrivevo: usufruirò dei suoi preziosi articoli anche per il mio blog Dudes of Music, quello che state leggendo. Con questo debutto, "IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA: Archeologia degli album più «outsider» della storia della musica", Fanciulli approda alla saggistica musicale su carta con ventiquattro dotte 'speculazioni' su documenti sonori compresi tra il 1966 ("Fred Neil", il disco omonimo del songwriter americano folk-blues Fred Neil) e il 2001 di "Endless Summer" del musicista sperimentale austriaco Fennesz, un arco temporale di 35 anni: 45 se si include "For Sarah, Raquel and David: An Anthology, 1968-2011" di The Legendary Stardust Cowboy. 

Questo libro è una sorta di generosa, calda placenta che accoglie più che approfondite analisi a 360° (il termine 'recensioni' è assolutamente limitativo in questo caso) di dischi appartenenti ai generi musicali più svariati, con un occhio di riguardo per il rock e l'underground in tutte le loro sfumature, partoriti nel tempo da artisti e bands dalle più eclettiche estrazioni. Trait d'union fondamentale dei 24 dischi presi in esame è l'essere - come affermato nel titolo del libro - orgogliosamente 'outsider' sotto qualsiasi latitudine, nemici senza compromesso alcuno del concetto di 'mainstream' musicale come viatico più o meno privo di dignità artistica per entrare più o meno spudoratamente nei favori dell'ascoltatore medio. 

Ogni capitolo/disco/artista preso in esame ha una sua piena autonomia che prescinde dal resto del volume: se ne può godere pienamente mettendosi comodi e addentrandovisi senza fretta, si va ben oltre il contesto strettamente musicale, Fanciulli espande la sua prosa generosamente fino a descriverne milieu estetici, storici, geografici, filosofici, persino religiosi. Fanciulli non è un critico musicale tout-court, è un tuttologo che ama coinvolgere il lettore in una dimensione totale della materia sonora: come indicato nella quarta di copertina 'ha sempre avuto un approccio poliedrico nei confronti della musica'. Qualcuno ha scritto che questo libro ha uno stile un po' dispersivo, ma dipende dall'approccio personale alla lettura, chi apprezza gli approfondimenti e in generale l'eclettismo della materia sonora lo amerà alla follia perché abbatte barriere temporali, stilistiche, estetiche di ogni tipo. 


Solo alcuni dei sopraffini 24 dischi 'outsider' presi in esame (oltre a quelli già sunnominati), alcuni davvero pochissimo conosciuti: "1/2 Gentlemen/Not Beasts" (1980) degli americani Half Japanese, "Second Contribution" (1971) di Shawn Philips, 
"Lord Krishna Von Goloka" (1973) di Sergius Golowin, "Zulutime" di Caspar Brotzmann & Page Hamilton, "Hated In The Nation" (1987) di GG Allin. Lascio agli appassionati il piacere di (ri)scoprire l'oggetto degli altri capitoli del volume, sempre sorprendenti: per i neofiti si tratterà di una incredibile inedita cavalcata attraverso i dischi più fuori dai canoni e underground del XX° secolo. IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA non è un libro facile, richiede dedizione e coinvolgimento, ma saprà sorprendere fino all'ultima pagina i lettori più volenterosi e meno ortodossi. Un plauso infine a Edizioni Clandestine-Gruppo Santelli per aver pubblicato coraggiosamente un saggio musicale così fuori dai canoni di cui probabilmente è previsto un secondo capitolo. Consigliatissimo.

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