RECENSIONI - MARSHALL ALLEN: "New Dawn (2025, Week-End Records) / di Mario Clerici


Questo è un disco da Guinness dei Primati, infatti l’autore Marshall Allen firma il suo esordio solista a 100 anni compiuti, essendo nato il 25 maggio 1924. Ma chi è Marshall Allen? Un sassofonista (ma suona anche clarinetto, flauto, oboe e altri strumenti a fiato) che fa parte della Sun Ra Arkestra ininterrottamente dal 1958 e di cui è leader dal 1995, dopo la scomparsa nel 1993 di Sun Ra e dell’altro leader John Gilmore l’anno seguente. Allen, che ha da sempre contribuito con proprie composizioni al repertorio dell’Arkestra, incredibilmente non aveva mai inciso nulla come solista finora.

L’idea dell'album è venuta ad un discografico tedesco, Jan Lankisch della Week-End Records, che alla fine del 2023 contattò Knoel Scott, un altro sassofonista veterano dell’Arkestra e molto vicino ad Allen, proponendo quella che sarebbe stata la prima incisione di un centenario. Scott ne parlò ad Allen che fu subito entusiasta e così Allen e Scott si misero a consultare gli archivi dell’Arkestra e trovarono brani inediti di Marshall che potessero mettere in evidenza le sue diverse anime. Per la registrazione sono stati coinvolti altri veterani dell’Arkestra come Cecil Brooks, Bruce Edwards, Owen Brown Jr., Richard Hill, George Gray, Michael Ray, oltre al bassista Jamanladeen Tacuma (già nella band di Ornette Coleman, che si è occupato anche della registrazione) e un’ampia sezione di archi, come da volere di Allen. Le registrazioni sono avvenute a Philadelphia nel 2024, qualche giorno dopo il centesimo compleanno di Marshall.


                      Foto di Harald Krichel

Il disco inizia con un Prologue, una breve introduzione africaneggiante con Allen che suona la kora, per poi passare ad African Sunset, brano orchestrale stile anni '40 con gli archi in grande evidenza, Marshall qui suona l’EWI, uno strumento elettronico a fiato che trasporta il brano negli spazi siderali, alla maniera del buon vecchio Sun Ra. Troviamo poi la title track, una suadente ballad dal raffinato arrangiamento (di Knoel Scott, come tutti i brani dell’album, che ne ha scritto anche il testo) cantata benissimo dall’ospite Neneh Cherry, con la chitarra solista di Bruce Edwards, in cui Marshall Allen suona il sassofono alto, strumento che mantiene anche su tutte le altre tracce. È la volta di Are You Ready, un rhythm and blues per big band che ricorda le pagine più danzerecce dell’Arkestra, mentre Sonny’s Dance rappresenta l’anima free e spirituale di Allen.


                 Foto: Ayana Wildgoose

E veniamo quindi a Boma, il mio brano preferito dell’album, uno spettacolare tour de force afro/funk lungo più di 10 minuti, in cui gli strumenti dell’orchestra si rincorrono l’un l’altro tornando periodicamente al tema principale della composizione. Il disco si chiude con una versione particolarmente funkeggiante ed insistente (pure con echi dub) di Angels And Demons At Play, brano composto da Allen con Ronnie Boykins, già inciso dall’Arkestra nell’album omonimo pubblicato nel 1960. Qui Marshall suona sia il sassofono che l’EWI, dando un tocco cosmico al finale. Un album che è una celebrazione di un’intera esistenza, quella di un uomo che ha saputo trasportare la musica e la filosofia dell’Arkestra anche nel XXI secolo e, come il suo antico sodale ed amico Sun Ra, ha sempre inseguito il lato spirituale della vita. Per citare un verso da New Dawn: «Arise and seek/ Hear spirit speak/ New Dawn is waiting for you».


Bandcamp

https://marshallallen.bandcamp.com

Sun Ra Arkestra

sunraarkestra.com

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