RECENSIONI - THE BEASTS: "Ultimo - The Beasts Alive" (2 vinili, Slick Productions, 2024) + PROFILI - The Beasts Of Bourbon: Story


- Intro: THE BEASTS OF BOURBON Story

Grandissima compagine di garage punk in salsa country blues quella degli australiani Beasts Of Bourbon, in attività sin da fine anni '80, con un front-man, l'etilico singer Tex Perkins entrato di diritto nell'olimpo del rock più oltraggioso insieme a icone senza tempo come Iggy Pop, Jeffrey Lee Pierce, Lux Interior, Nick Cave. Poi un organico spettacolare con alcuni dei più leggendari e bastardi musicisti del fertilissimo 'aussie rock' degli ultimi decenni del '900: gli originari Spencer P. Jones, Kim Salmon, Boris Sujdovic, James Baker, e poi Charlie Owen, Brian Hooper, Tony Pola. 


Vale davvero la pena ricordare tutti i loro album, imperdibili nessuno escluso per gli amanti delle sonorità più abrasive e scevre da compromessi: "The Axeman's Jazz" (1984, Green/Big Time), "Sour Mash" (1988), "Black Milk" (1990), "The Low Road" (1991), "From The Belly Of The Beasts" (live, 1993), "Gone" (1996), "Low Life" (live, 2005) tutti su Red Eye Records. Per quanto riguarda documenti visivi della band risale a due anni dopo la pubblicazione del notevole DVD della Munster Records "The Beasts Of Bourbon - Low Life In Spain" (2007) che riporta un infuocato concerto del 21 Aprile 2006 al Copernico Club di Madrid. Poi esce "Little Animals" (2007, Albert Productions)
      

Nel 2014 la Bang! Records celebra il 30° anniversario della band australiana senza ombra di dubbio più offensiva con "30 Years On Borrowed Time", un monumentale triplo live registrato nel 2013 con tre line-ups differenti dalla band durante alcuni festival australiani. Un ennesimo imperdibile documento sonoro che testimonia in modo poderoso la potenza selvaggia live dei Beasts Of Bourbon. In "Still Here", uscito nel 2019 per Bang! Records la band abbrevia il nome in The Beasts: dopo la dipartita dal mondo del chitarrista, cantante e songwriter Spencer P. Jones nel 2018, Tex Perkins e il batterista Tony Pola sono raggiunti di nuovo da Kim Salmon (guitar), Boris Sujdovic (bass) and Charlie Owen (guitar). 

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- THE BEASTS: "Ultimo" / "The Beasts Alive"


"Ultimo", il nuovo disco in studio pubblicato (dopo un Alive Tour di inizio anno andato sold out) il 13 Dicembre 2024 per Slick Productions segna il ritorno di James Baker alla batteria ed è accoppiato al bonus live album "The Beasts Alive", 11 epici brani tratti quasi tutti dalla discografia dei B.O.B.: anche solo alcuni di essi (Hard Work Drivin’ Man, Graveyard Train, Drunk On A Train, Drop Out, Execution Day, Watch Your Step: blues minimale con tanto di harmonica ansimante) fanno tremare di piacere i polsi degli appassionati e indefessi conoscitori della band. Completano il ricco piatto live due feroci covers: Strychnine dei Sonics (ricordate la febbricitante ossianica versione dei Cramps nel loro album di debutto del 1980 "Songs the lord taught us"?) e I Need Somebody degli Stooges (dal grezzo e assassino "Raw Power" datato 1972), pura estasi elettrica seminale pre-punk strappata ad un orribile dimenticatoio ed elargita generosamente da questi coriacei old rockers australiani con una saggia arte live dell'oltraggio ormai andata perduta.


Con le sue nove nuove songs scritte collegialmente da Baker, Salmon, Perkins e Sujdovic "Ultimo" sembra a  tutti gli effetti l'ultimo atto di questa storia. Guardate qualche foto di questi vecchi rockers: fa sempre paura la loro immagine trasandata old punk, vagamente zombie, ma anche la loro musica morde e intimorisce ancora (come ha scritto in Facebook il mio amico Ramblin Erikk) in questo brutale conato sonico di fine carriera: Some Other Fuckin Blues, Succubus, Shoot Me, Everything’s A Lie sono percorse dai segmenti fuzz disturbati/disturbanti e dai distorsori delle chitarre di Kim Salmon e Charlie Owen in splendido conflitto noise, scevre da solismi canonici. 


I quasi cinque minuti di Succubus meritano un discorso a parte: un incubo scomposto, sugli scudi il Tex Perkins più espressionista possibile, rumori, sussulti ossidrici, a metà strada tra gli ebbri Pere Ubu di Sentimental Journey (l'episodio più vaneggiante del loro capolavoro "A Modern Dance", 1978) e il Captain Beefheart caustico ed ermetico di "Trout Mask Replica" (1969). La nervosa Hangin With The Hound emana vibrazioni cattive, tossiche. The Change, A Special Place, e soprattutto Fix It e The Ballad Of The Battle Of Rock N Roll sembrano voler alternare una variante più rassicurante (apparentemente?) e conciliante del sound di questi australiani impenitenti anche in età avanzata, con sfumature blues, country e di canonico rock'n'roll. Niente più bourbon per l'atto finale delle Bestie, blues però ancora tanto, trasfigurato e sfregiato con la determinazione cattiva di chi non ha più  nulla da perdere, e anch'io che in quanto a primavere alle spalle non scherzo affatto, vengo fuori dai venti brani/un'ora e trenta di questo "Ultimo" ustionato nei sensi e nell'anima. La mia raccomandazione è di recuperare diligentemente e godersi senza perdere tempo l'intera discografia dei B.O.B. e dei Beasts, partendo magari dai documenti live, i più micidiali: non si sa mai, a volte un infausto colpo inaspettato di vento potrebbe spegnere la vostra candela.

(Pasquale Boffoli)

Tracklist 

-- THE BEASTS: "ULTIMO" 

Shoot Me

The Change

A Special Place

Everything’s A Lie

Some Other Fuckin Blues

Succubus

Hangin With The Hound

Fix It

The Ballad Of The Battle Of Rock N Roll

--- THE BEASTS "ALIVE":

Hard Work Drivin’ Man

Hard For You

Watch Your Step

I Need Somebody

Strychnine

Good Times

Graveyard Train

Drunk On A Train

Drop Out

I’m So Happy I Could Cry

Execution Day

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