RECENSIONI - SPARKS: "Mad!" (2025, Transgressive Records) di Pasquale Boffoli

 


"Mad!" il nuovo eccitante, ventisettesimo album in studio degli americani Sparks, è uscito il 23 Maggio 2025 su Transgressive Records, dopo l'altrettanto eccellente "The Girl Is Crying in Her Latte" del 2023. Con questo nuovo lavoro che stanno promuovendo in questi giorni con un intenso tour mondiale che partendo dal Giappone poi si sposterà in Europa per passare dall'Italia con la sola data milanese dell'8 Luglio 2025, i fratelli Ron e Russell Mael hanno scalato per la prima volta in più di cinquanta anni di onorata carriera le classifiche inglesi conquistando il podio. Per la cronaca nella recentissima An Entirely Mad! Conversation con gli Sparks (su you tube: https://youtu.be/WooiooYp7Ow?si=VQ3h1cWI0VYxfiT2 The Union Chapel, Londra, 25 Maggio 2025) l'attore britannico Rob Brydon ipotizza che l'incredibile enorme interesse anche presso le generazioni più giovani che i fratelli Mael stanno raccogliendo negli ultimi tempi e con questo nuovo Mad! sia dovuto anche al documentario di Edgar Wright "The Sparks Brothers" del 2021. 

            Russell (a sinistra) e Ron Mael

Seguendo la logica semplicistica delle classifiche "Mad!" dovrebbe essere un lavoro più abbordabile e radio-friendly rispetto ai precedenti più sofisticati del duo ("The Girl Is Crying in Her Latte" del 2023 in primis) e in parte è così: basterebbero i quasi cinque minuti della finale Lord Have Mercy, una tenera, orecchiabile e pastorale ballata che potrebbe essere uscita anche dalla penna di Paul McCartney per giustificare questa tesi. C'è anche l'accattivante e geniale (come al solito per gli Sparks) refrain di JanSport Backpack - un coinvolgente déja vu glam - a catturare subito le sinapsi senza colpo ferire. L'inizio ipnotico, inquietante, quasi suburbano di Do Things My Own Way fa presagire un lavoro coi fiocchi, poi le marcate sonorità synth-pop di Hit Me Baby (molto mainstream) e Running Up a Tab at the Hotel for the Fab rinverdiscono quegli anni '80 elettronici dei Depeche Mode e dei Duran Duran che avevano messo quasi al bando le chitarre. Una cantabilità smaccatamente eighties che è confermata dalla gradevole My Devotion, da Don't Dog It e In Daylight addirittura in odore di Orchestral Manoeuvres in the Dark e Gary Numan. 

I-405 Rules e la robotica A Long Red Light ristabiliscono un mood para-sperimentale in cui dimensione sinfonica e ambient sintetico di ascendenza Brian Eno si incrociano arditamente: davvero imponente e complesso il lavoro di Ron Mael in questo disco. Infine Drowned in a Sea of Tears è una ballata fascinosa e romantica, e A Little Bit of Light Banter un divertente tipico sketch sparksiano dal mood cabarettistico molto british, quasi kinksiano, che dimostra di quali meraviglie compositive i Mael siano ancora capaci. Mad! è un disco sincretico e frastagliato, a tratti sorprendente, ma molto più furbo nell'accattivarsi i favori degli ascoltatori rispetto il precedente The Girl Is Crying in Her Latte, prova ne è l'aver raggiunto in Inghilterra la cima delle classifiche, ma di certo non è un disco 'mediocre' come ha scritto qualcuno. I fratelli Mael in Mad! sono coadiuvati dalla stessa eccellente band del precedente lavoro The Girl Is Crying in Her Latte: Eli Pearl (guitar), Evan Weiss (guitar), Max Whipple (bass), Stevie Nistor (drums).


                  Sparks with Damon Albarn (Blur)

Ascolta tutto "Mad!"

https://youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_nkkrod9eUhvat5s8ZVJ3iU9GLdhpBmsa4&si=T-oljCniIR5Ev9zJ

A Little Bit of Light Banter

https://youtu.be/krfBB4GWIl8?si=oQSnjr7r3G2czNwu

Sparks official 

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